mysterious tuscany

Mysteries, legends, ritual magic … Besides its worlwide famous wine, it’s fine cuisine, its beautiful sunny landscapes there is another Tuscany, less familiar to most people. Starting from Lucca, and down the valleys of Siena, you can discover an unpredictable route. What better start than a walk on the Devil’s Bridge, as it has been renamed the Maddalena Bridge on the River Serchio? The legend tells us of the master builder S. Julian the Hospitaller that, in the eleventh century, to complete the work on time, signed a pact with the Devil who completed it in one night, on the condition that the first soul to cross it had to be sacrificed to him… The journey then continues in Monteriggioni (Siena), the town of Dante’s circle, mentioned by Dante Alighieri in Canto XXXI; since always a bulwark of defense of Siena, the Florentine Army was never able to penetrate it up to 27 April 1526, when the fortress had to surrender to the treachery of Captain Zeti. Since that day, according to the legend, the spirit of the Captain wanders restless, worn down by remorse; each full moon – people say – you can still hear his laments. A little further south, the Abbey of San Galgano offers its visitors the unique opportunity to be in a church with a starry sky as a roof. His Rotonda of Montesiepi guards the Sword in the Stone, which –as the legend says – was stuck here by Galgano Guidotti after his encounter with the Archangel Michael to symbolize a perfect cross, marking the place as sacred. And, as if the suggestion of this magical place was not enough, every year, on June 21, the day of the summer solstice, the sun light forms a circle wich lights up the sword. Further down, near the town of Murlo (Siena), submerged in vegetation, stand the ruins of the castle of Crevole, once the residence of the Bishop Donosdeo Malavolti. In 1554, the during the Medici wars, the winners of the Imperial troops captured the fort, and decided to destroy it for good measure. Legend has it that the fury of the Bishop was such that at night you can still see his spirit wandering among the battlements of the castle, wielding the cross and criying out his anathemas … Last stop: Travale (Grosseto), a small village immersed in a mysterious landscape, surrounded by strange hot vapors (the sulfur geysers) coming from the underground and that once fueled the belief that the place was haunted. This is the birthplace of Helen of Travale, known as the Sorceress, accused of witchcraft in 1423 for trying through her magic to free the village from continuous meteorological disasters that had reduced the population to starvation.

Misteri, leggende, riti magici, credenze religiose… C’è un’altra  Toscana, meno nota ai più, che la conoscono soprattutto per il buon vino, il gusto per la tavola, i paesaggi incantevoli, famosi in tutto il mondo. E’ l’altra Toscana. Partendo da Lucca, e scendendo per le valli del Senese, si può scoprire un itinerario imprevedibile.  Quale inizio migliore di una passeggiato sul ponte del Diavolo, così come è stato rinominato il ponte della Maddalena, sul fiume Serchio?  La leggenda racconta del capomastro S. Giuliano l’Ospitaliere che, nell’XI secolo,  per  completare  l’opera nei tempi stabiliti, siglò un patto col maligno e terminò il ponte in una sola notte, a condizione che venisse sacrificata la prima anima che l’avesse attraversato . Proseguendo in questo viaggio, tra mistero e cultura, arriviamo a Monteriggioni (Siena), la città del girone dantesco, citata  da Dante Alighieri nel XXXI canto dell’Inferno. Da sempre baluardo di difesa dei senesi, l’esercito fiorentino non era mai riuscito a penetrarvi fino al Il 27 aprile del 1526 quando la rocca dovette cedere per il tradimento del capitano Zeti.  Da quel giorno, narra la leggenda, lo spirito del capitano vaga senza pace, logorato dal rimorso; nelle notti di luna piena – raccontano gli abitanti – si possono udire ancora i suoi lamenti.  Poco più a sud, l’abbazia di San Galgano, luogo affascinante e colmo di energia,  offre a chi la visita un’occasione unica:  trovarsi in una chiesa che ha come copertura un cielo stellato. La sua Rotonda di Montesiepi custodisce la Spada nella Roccia, che, racconta la leggenda, fu conficcata qui da Galgano Guidotti a simboleggiare una croce perfetta, nel luogo divenuto sacro dopo il suo incontro con l’Arcangelo Michele. E, come se le suggestione di questo posto magico non bastasse, ogni anno, il 21 giugno, nel giorno del solstizio d’estate,  un raggio di sole forma un cerchio luminoso che va a  illuminare la spada. Scendendo ancora, nei pressi dell’abitato di Murlo (Siena), sommerse dalla vegetazione, si ergono fiere le rovine del castello di Crevole, un tempo residenza del Vescovo Donosdeo Malavolti. Nel 1554, durante la guerra medicea,  le truppe vincitrici degli imperiali, conquistata la fortezza, decisero di distruggerla. Narra la leggenda che la furia del Vescovo fu tale che durante la notte si può vedere ancora il suo spirito aggirarsi fra gli spalti del castello, mentre brandisce la croce e grida i suoi anatemi… Ultima tappa: Travale, in provincia di Grosseto, è un piccolo villaggio immerso in un paesaggio misterioso, avvolto da strani vapori bollenti (i soffioni boraciferi) che fuoriescono dal sottosuolo e che un tempo alimentarono le credenze che il luogo fosse stregato. E’ il luogo natale di Elena di Travale, detta l’Incantatrice,  accusata nel 1423 di stregoneria per aver cercato tramite le sue arti magiche di liberare il villaggio da continue catastrofi meteorologiche che avevano ridotto alla fame la popolazione.

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