Chemical Caraibi

Sabbie bianche finissime caraibiche, onde cristalline cavalcate da surfisti in cerca di vento e emozioni. Abbronzature selvagge, cani che scorrazzano e famiglie felici che trascorrono giornate lontane dallo stress quotidiano. Un paradiso incantato, interrotto da musiche e balli frenetici di party on the beach. Tuffi colorati in strisce di mare cangianti di blu e bianco. Un mare artificiale che cambia colore a seconda delle correnti, ma, se volgi lo sguardo dietro le dune la vedi: è li la mastodontica centrale, come a Springfield la città dei Simpson, illuminata di notte da luci colorate e di giorno contornata da fumi bianchi e grigi che si alternano. La sodiera, che nel 2014 festeggerà i suoi primi 100 anni, risulta essere tra le più grandi d’Europa ed è da sempre sotto accusa; anni di ricerche effettuate evidenziano come gli scarichi industriali contenenti moltissimi prodotti pericolosi e fanghi, male gestiti e mal controllati, inquinano visivamente e non solo, i 4 km di spiaggia, che deve il suo candido colore proprio al carbonato di calcio utilizzato per le produzioni. Nonostante i divieti e le avvertenze, le famose “ Spiagge Bianche” sono uno dei tratti di costa più frequentati, pubblicizzate ovunque come i Caraibi della Toscana.

Comments are closed.